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Idrogeno nuova frontiera green dell’auto? Cosa sono le auto ad idrogeno: pro e contro.

Idrogeno nuova frontiera green dell’auto? Cosa sono le auto ad idrogeno: pro e contro.

La nuova forma di mobilità sostenibile sono le auto a idrogeno, una valida alternativa ai veicoli ibridi ed elettrici che sembra promettere bene, anche se allo stato attuale presenta diverse criticità.

L’idrogeno può essere considerato la nuova frontiera green dell’auto? Scopriamo di seguito tutto ciò che riguarda le auto a idrogeno, cosa sono, come funzionano e quali sono i pro e i contro.

Cosa sono e come funzionano le auto a idrogeno

Le auto a idrogeno sono veicoli ecologici dotati di un sistema di alimentazione a celle combustibile. In queste ultime avviene la reazione fra l’idrogeno accumulato nel deposito con l’aria. La reazione genera elettricità che si libera sotto forma di vapore.

Nelle vetture a idrogeno l’energia elettrica che serve per la ricarica non viene presa dall’esterno, come accade per le auto elettriche convenzionali, ma viene appunto generata tramite l’idrogeno e il sistema Fuel-Cell.

In pratica, è come se ci fosse una mini centrale elettrica, in cui ossigeno e idrogeno reagiscono mediante un processo chiamato elettrolisi, che permette di produrre energia.

E’ possibile utilizzare l’energia prodotta per azionare il motore elettrico o per ricaricare le batterie. L’unico prodotto di scarto è il vapore acqueo.

Auto a idrogeno a confronto con quella elettrica

Le auto a idrogeno potrebbero essere una valida alternativa per lo sviluppo della mobilità del futuro? Secondo Toyota e Hyundai è possibile e le due case automobilistiche sono convinte delle potenzialità delle auto a idrogeno, mentre sono invece contrari il Gruppo Volkswagen e Mercedes-Benz.

In realtà, queste vetture hanno delle similitudini con quelle elettriche, infatti non causano emissioni nocive per l’ambiente, non inquinano, hanno anche una ottima fluidità di guida, sono silenziose e sono in grado di generare energia anche in frenata, proprio come le auto elettriche.

L’energia cinetica viene convertita in energia elettrica e immagazzinata in una batteria tampone. Invece, per quanto riguarda le differenze, la prima è la fonte di energia. Nelle auto a idrogeno viene generata in modo continuo grazie alla reazione chimica prima citata.

Inoltre, come rileva Syntonia.biz, sito di noleggio auto a lungo termine, la richiesta per auto ad idrogeno da parte degli utenti è praticamente nulla: nel mese di luglio le auto immatricolate su tutto il territorio nazionale sono state solo 6 mentre quelle relative alle auto ad alimentazione elettrica sono state 3.617 (dati UNRAE https://unrae.it/dati-statistici/immatricolazioni/5909/top-10-per-alimentazione-luglio-2022 )

Come avviene l’estrazione dell’idrogeno

A rendere difficile la diffusione delle auto a idrogeno è il modo in cui questo viene creato. Infatti, l’idrogeno è l’elemento più abbondante in natura ma non è disponibile allo stato puro.

Per ottenerne un po’ occorre raffinare determinati elementi. Il sistema più diffuso è quello di prendere gli idrocarburi, come il metano, ed estrarre l’idrogeno, oppure si può procedere alla sua estrazione tramite l’elettrolisi.

Qualunque sia il metodo utilizzato, occorre comunque impiegare energia per estrarre l’idrogeno. Si possono utilizzare fonti rinnovabili oppure metodi industriali  meno ecologici.

Con le fonti rinnovabili si perde dal 20 al 30% dell’energia immessa nel sistema tramite l’uso di pale eoliche, con i metodi industriali il vantaggio di usare l’idrogeno si perde perché l’inquinamento si sposterebbe da una parte all’altra.

Per evitare che accadano entrambe le cose, la soluzione è quella di creare l’idrogeno direttamente in loco, come per esempio mediante delle micro raffinerie accanto alla pompa di benzina oppure lo si può trasportare direttamente dal sito produttivo.

Tuttavia, i costi sulla produzione rimangono sempre elevati e sono proprio questi ad impedire la diffusione delle vetture a idrogeno.

Pro e contro delle auto a idrogeno

I pro delle auto a idrogeno si possono racchiudere nei seguenti punti:

  • Assenza totale di emissioni di Co2, visto che dal tubo di scarico viene emesso solamente vapore acqueo e massima silenziosità di marcia.
  • I tempi di ricarica sono ridotti, infatti un’auto a celle di combustibile impiega circa cinque minuti per raggiungere il massimo rendimento chilometrico.
  • Una maggiore autonomia consentita dalla capacità del serbatoio d’idrogeno, in grado di contenere una quantità totale sufficiente per coprire una distanza superiore ai 500 chilometri.
  • Stabilità termica, le auto a idrogeno non risentono degli sbalzi di temperatura esterna, soprattutto quando il clima è molto rigido.

I contro delle auto a idrogeno sono i seguenti:

  • Il processo per ottenere l’idrogeno richiede una grande quantità di energia
  • L’immagazzinamento dell’idrogeno richiede molto spazio, addirittura il triplo rispetto a quello che serve per la benzina o il gasolio.
  • La scarsa diffusione di stazioni di rifornimento d’idrogeno, in Italia sono presenti attualmente pochissimi distributori.

Prospettive per il futuro dell’auto a idrogeno

Anche se sulle auto a idrogeno c’è stato grande entusiasmo, tuttavia ci sono tanti ostacoli che impediscono di vedere prospettive concrete per il futuro. A non essere convinti di intraprendere questa strada sono soprattutto i governi, che rimangono comunque cruciali nel favorire i piani di sviluppo per le auto a idrogeno.

Inoltre, è importante sottolineare che l’idrogeno come vettore energetico deve essere prodotto in quantità sufficienti e a costi competitivi, impiegando elettricità sostenibile.

L’assenza di una infrastruttura adeguata, come una rete europea di stazioni di rifornimento d’idrogeno, è un altro aspetto che al momento non permette di fare progetti a breve scadenza.

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