Per una qualsiasi azienda, specialmente in un periodo come questo, è importante poter ridurre i costi di produzione ed è per questo che spesso molti scelgono di allargare il loro mercato all’estero dove la manodopera ha un costo inferiore. Da questa logica non rimane esclusa la Fiat, che dopo avere stipulato l’accordo con la Chrysler arriva per la prima volta nella sua storia nel mercato cinese, mentre per quanto riguarda in particolare la produzione della 500, è stato scelto di attrezzare degli stabilimenti a Tluca, in Messico.
La scelta di approdare in Cina per l’azienda torinese non è casuale perchè il mercato orientale è uno dei pochi a non essere stato toccato dalla crisi economica e quindi si vuole approfittare di questa situazione favorevole. Anche per il futuro il mercato cinese sembra promettere davvero bene perchè solo nello scorso mese la vendita delle auto è cresciuta del 60% e si prevede che nei prossimi anni quella cinese potrò diventare la prima economia mondale.
La decisione di produrre la 500 in Messico, invece, ha lo scopo di testare l’accordo stipulato con la Chrysler e serve a poter espandere le vendite anche nel mercato latino americano dove il partner della casa del lingotto ha diversi estimatori. Al momento sembra che l’approdo in America della Fiat non sarà ostacolata dal governo, che anzi era stato tra i principali promotori dell’accordo con la Chrysler, anche se come sempre avviene in questi casi solo con il tempo si potrò vedere se si è trattato di una scelta efficace.