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Dorna e la crisi economica in MotoGP: ecco cosa succede

Dorna e la crisi economica in MotoGP: ecco cosa succede

Non c’è stato solamente il Covid a impensierire il futuro di ogni disciplina sportiva. Ad esempio, nel mondo della MotoGP altre problematiche hanno messo, e stanno ancora mettendo, i bastoni fra le ruote alla Dorna, ovvero la società che gestisce tutto quello che riguarda il Motomondiale.

Come svelato sul blog sportivo L’insider, infatti, nel corso degli ultimi decenni la Dorna si è ritrovata a ottenere dei ricavi davvero da record, anche grazie alla presenza di un campione unico e leggendario come Valentino Rossi. Eppure, da quando si è scatenata la pandemia, i conti della MotoGP si trovano in uno stato di contrazione che è difficile da affrontare.

Come sono cambiati i ricavi di Dorna Sports

L’acquisizione dei diritti del Motomondiale da parte della Dorna è avvenuta nel 1992. Da quel momento in avanti, la classe regina di tale disciplina è diventata un vero e proprio circus di successo, che ha permesso alla Dorna Sports di fare affari incredibili.

Prima del 1992, in effetti, il Motomondiale era una manifestazione seguita solo ed esclusivamente dagli appassionati delle due ruote, mentre da quel momento in avanti si è via via trasformata come un fenomeno molto più globale, uno sport trasmesso a ogni latitudine e seguito in tutto il mondo.

Come sottolineato sul blog di scommesse online di Betway, le entrate di Dorna provengono principalmente da tre fattori. Il primo è legato ai diritti TV, che rappresentano la motivazione principale per cui ogni anno si può notare l’inserimento di nuovi tracciati all’interno del calendario, sparsi un po’ in tutto il pianeta. Complessivamente, gli incassi si attestano intorno a 300 milioni di euro a stagione: un dato in ogni caso piuttosto basso facendo il raffronto con la F1, che ha un indotto totale pari a ben 2000 milioni di euro annui.

I diritti tv rappresentano la fonte del 50% degli introiti, mentre il restante 30% deriva dai promoter locali, mentre il resto entra grazie agli sponsor del Motomondiale. Prima che scoppiasse la pandemia, va detto che il fatturato annuo totale stava facendo registrare un incremento continuo pari al 5%.

Tutto è cambiato anche dopo l’addio di Valentino Rossi

C’è stato anche un altro evento, dopo ovviamente la pandemia, che sta incidendo facendo quasi da spartiacque per la MotoGP e che si riflette inevitabilmente sui ricavi della Dorna. Stiamo parlando dell’addio alle corse di Valentino Rossi. Il Dottore è stato un vero e proprio simbolo del motociclismo in tutto il mondo e il fatto che ora non corra più rappresenta un grande problema a livello di attrattività e di fascino per la MotoGP.

Il centauro pesarese ha preso la decisione di ritirarsi dall’attività agonistica al termine della stagione 2021, dopo aver vinto 9 titoli mondiali e aver disputato ben 26 stagioni nel Motomondiale. E tale annuncio ha prodotto un calo in termini di tifosi che ha ben pochi eguali nell’universo della MotoGP.

Valentino Rossi, rispetto a quanto è accaduto con tanti altri piloti molto forti, non era considerato solo ed esclusivamente dei tifosi italiani, ma si poteva considerare un vero e proprio idolo per milioni di fan provenienti da tutto il mondo. Insomma, non è certo un mistero che il Dottore avesse tifosi sparsi praticamente in tutto il mondo e su ogni tracciato.

È ancora complesso riuscire a esprimere in numeri l’assenza di Valentino Rossi nel circus della MotoGP, ma il primo bilancio fa impressione. Se da un lato il rendimento non proprio elevato delle ultime stagioni di Rossi aveva già portato il pubblico a guardare altrove alla ricerca di altri idoli, va detto che in tante gare si è notata una presenza molto meno massiccia di tifosi, come è accaduto ad esempio di recente al Mugello.

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