A partire dal 1° luglio 2024, entra in vigore una nuova normativa europea che obbliga l’omologazione degli pneumatici anche in condizioni usurati, con test standardizzati. Questo cambiamento rivoluzionario mira a migliorare la sicurezza stradale, ridurre l’impatto ambientale e garantire una maggiore trasparenza per i consumatori.
Misconcezioni e realtà
Prestazioni degli pneumatici usurati
Contrariamente alla credenza comune, le prestazioni degli pneumatici non sempre peggiorano con l’usura. Mentre la resistenza al rotolamento e la distanza di frenata su superfici asciutte tendono a migliorare con l’usura, le performance su bagnato possono deteriorarsi. Questo fenomeno ha spinto l’Unione Europea a introdurre nuovi standard di omologazione per garantire che anche gli pneumatici usurati mantengano un livello di sicurezza adeguato.
Normativa e procedura di test
Nuove regolamentazioni UNECE
Il processo normativo è stato sviluppato dall’Informal Working Group on Wet Grip on Worn Tyres (IWGWGT) presso l’UNECE. Questo gruppo di lavoro ha stabilito un metodo di prova standardizzato per valutare l’aderenza degli pneumatici usurati su superfici bagnate, integrando questa specifica nei requisiti di omologazione UE.
Obiettivi e implementazione
Implementazione graduale
Dal 1° luglio 2024, tutti i nuovi modelli di pneumatici per autovetture (Classe C1) dovranno superare il test di frenata su bagnato con pneumatico usurato per ottenere l’omologazione. Questa misura sarà estesa a tutti gli pneumatici in commercio a partire dal luglio 2026, incluso un aggiornamento retroattivo per gli pneumatici già omologati prima del cambiamento normativo.
Benefici per sicurezza e ambiente
Sicurezza stradale
L’introduzione del test di aderenza su bagnato per pneumatici usurati aumenterà significativamente la sicurezza stradale. Gli automobilisti potranno utilizzare gli pneumatici fino al limite legale di usura (1,6 mm) con la certezza che le prestazioni rimangano adeguate in tutte le condizioni di guida.
Impatto ambientale
Rallentare il ciclo di sostituzione degli pneumatici non solo ridurrà il consumo di materie prime ma anche le emissioni di CO2 legate alla loro produzione e smaltimento. Questo approccio sostenibile supporta gli sforzi globali per ridurre l’impatto ambientale dell’industria automobilistica.
Implementazione e marcatura
Marcatura “Buffed”
Gli pneumatici che superano il test di aderenza su bagnato da usurati saranno identificati con una marcatura “B” (buffed) sul fianco. Questo segno distintivo indica che il pneumatico ha superato i rigorosi standard di omologazione anche nelle condizioni di usura.
Impatto sul mercato
L’introduzione di questi nuovi standard influenzerà il mercato degli pneumatici, incoraggiando una produzione orientata alla durabilità e alla performance prolungata. I produttori dovranno adeguare i loro processi per garantire che tutti i loro modelli soddisfino i requisiti di omologazione, migliorando complessivamente la qualità dei prodotti disponibili per i consumatori.
Visione del futuro
Parere di Michelin
Michelin, uno dei principali sostenitori di questa normativa, vede in essa un passo avanti cruciale per il settore. La nuova regolamentazione non solo alzerà gli standard di sicurezza e sostenibilità ma anche educare gli automobilisti sull’importanza di utilizzare pienamente le potenzialità dei loro pneumatici senza sostituzioni premature.
Sfide e opportunità
Il cambiamento comporterà sfide nell’adattamento tecnologico e normativo per i produttori, ma offre anche opportunità per innovare e differenziarsi sul mercato attraverso soluzioni avanzate di pneumatici a lunga durata.
La normativa sull’omologazione degli pneumatici usurati rappresenta un passo audace verso un futuro automobilistico più sicuro e sostenibile. Con il supporto di normative chiare e test standardizzati, l’industria dei pneumatici è pronta a migliorare la sicurezza, ridurre l’impatto ambientale e promuovere una guida più responsabile e informata.