Il Decreto del Ministero dei Trasporti dell’11 aprile, noto anche come Decreto Salvini, introduce importanti modifiche alla normativa sui limiti di velocità e sull’uso degli autovelox. In questo articolo, vi spiegherò in modo semplice e chiaro cosa cambia per i Comuni e come vengono regolati i dispositivi di controllo della velocità.
Limitazione dell’Autonomia dei Comuni
I Comuni non potranno più decidere autonomamente dove collocare gli autovelox. I tratti di strada in cui gli autovelox potranno essere utilizzati devono essere individuati con un provvedimento del Prefetto e devono soddisfare almeno una delle seguenti condizioni:
- Elevata incidentalità causata dalla velocità nel quinquennio precedente.
- Impossibilità o difficoltà di procedere alla contestazione immediata della violazione.
- Velocità media dei veicoli in transito superiore ai limiti consentiti.
Distanze Minime tra Autovelox
Per evitare le “multe in serie”, viene fissata una distanza minima tra due dispositivi autovelox, che varia in base al tipo di strada:
- Autostrade: 4 km tra dispositivi mobili.
- Strade extraurbane principali: 3 km tra dispositivi mobili.
- Strade extraurbane secondarie, locali e itinerari ciclopedonali: 1 km tra dispositivi mobili.
- Strade urbane di scorrimento: 1 km tra dispositivi mobili.
- Strade urbane di quartiere e locali: 500 m tra dispositivi mobili.
Per le postazioni fisse, la distanza minima è di 500 m in ambito urbano e nelle zone di confine con l’ambito extraurbano.
Segnaletica
La distanza tra il segnale del limite di velocità e la postazione di controllo deve essere di almeno:
- 1 km su strade extraurbane.
- 200 m su strade urbane di scorrimento.
- 75 m su altre strade.
Nuovi Limiti di Velocità
Gli autovelox possono essere collocati su strade urbane di scorrimento solo se il limite massimo di velocità consentito è pari a quello previsto per quel tipo di strada (non inferiore a 50 km/h). Su strade urbane di quartiere e locali, il limite deve essere di 50 km/h, non a 30 km/h. Su autostrade, extraurbane principali e secondarie, e extraurbane locali, il limite di velocità imposto deve essere pari o non inferiore di oltre 20 km/h rispetto a quello previsto per quel tipo di strada. Ad esempio, su una strada extraurbana con un limite normale di 110 km/h, l’autovelox può essere utilizzato solo se il limite è di almeno 90 km/h.
Dispositivi a Bordo di Veicoli in Movimento
L’uso di dispositivi a bordo di un veicolo in movimento è consentito solo quando non è possibile collocare postazioni fisse o mobili, e non è richiesta la contestazione immediata della violazione.
Adeguamento dei Dispositivi Preesistenti
I dispositivi preesistenti non conformi alle nuove disposizioni devono essere adeguati entro 12 mesi dall’entrata in vigore del decreto. In caso contrario, verranno disinstallati.
Omologazione e Approvazione dei Dispositivi
Un punto critico del decreto riguarda la differenza tra omologazione e approvazione dei dispositivi autovelox. La Corte di Cassazione ha stabilito che una multa è annullabile se l’autovelox è approvato ma non omologato, poiché le due procedure hanno finalità diverse. L’omologazione garantisce la funzionalità e la precisione dello strumento, e il giudice deve verificare se tali controlli sono stati effettuati. Tuttavia, il decreto spesso utilizza i termini in modo intercambiabile, creando confusione.
Ispezioni Prefettizie
In Veneto, le Prefetture hanno già avviato una revisione di tutti i 145 autovelox installati, essendo responsabili dell’applicazione delle nuove norme entro 12 mesi dall’entrata in vigore del decreto. Una stima preliminare indica che il 20% degli autovelox non è conforme alle nuove disposizioni.
Il Decreto Autovelox introduce significative modifiche alla normativa sulla rilevazione della velocità, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza sulle strade e una maggiore trasparenza nelle procedure. I Comuni avranno meno autonomia nella gestione degli autovelox, e saranno necessarie ispezioni e adeguamenti per conformarsi alle nuove regole. Questo cambiamento richiede attenzione sia da parte delle autorità locali sia degli automobilisti, per garantire una corretta applicazione delle norme e una guida più sicura per tutti.